EmmeBi Attached

Gli allegati di EmmeBi Blog: articoli tratti da Il Foglio, GQ, LINK Magazine, Rolling Stone, AD, Vanity Fair e Style Magazine del Corriere della Sera.

Sunday, January 01, 2017

 

L'immateriale ci conquisterà

Keyword: Immersività e invisibilità. Le nostre vite muteranno sempre più, ma ce ne accorgeremo sempre meno. Anche perché cambierà il rapporto reale/virtuale, ormai indistinguibili

Marie Claire - Inserto #MCLIKES - Autunno/Inverno 2016/2017

La tecnologia, in questi ultimi anni, è entrata sempre più nelle nostre vite, cambiandole. A volte anche drasticamente: modificando abitudini, trasformando le canoniche modalità di relazione, inserendo nuove gestualità e nuovi riti. Nei prossimi anni molto probabilmente le nostre vite muteranno ancora di più - a casa, in ufficio, in mobilità - ma ce ne accorgeremo sempre meno.
 Le parole del futuro prossimo connesse al mondo tech saranno sopratutto pervasività e invisibilità. Quello che solo lo scorso anno chiamavamo Internet of Things – ovvero tanti e vari oggetti collegati al web - si trasformerà in Internet of Everything, cioè una rete che, connettendo dispositivi, persone e dati, influenzerà aspetti sempre maggiori della nostra vita, diventando parte integrante del tessuto quotidiano.
Avete forse il timore di essere sempre più schiave di tablet e smartphone e di non riuscire più a vivere senza? Direi che non è il caso di preoccuparsi. Siamo già tutti - chi più, chi meno – all'interno di un percorso di convivenza e di riassetto di equilibri con la tecnologia. Basta vedere come si comportano i famigerati millennials, i quali ormai non fanno più caso o differenza tra le esperienze online e quelle della vita reale, tra ciò che comprano in rete o in un negozio, tra l'incontro in un locale e la chattata di gruppo su whatsapp, tra le informazioni acquisite da un giornale o sui social, tra un concerto visto in streaming e vissuto in prima persona. Tutto fa parte del bagaglio esperienziale, assai più ricco di quello di un lustro fa.
Ma come sarà il futuro prossimo? Per Douglas Coupland questa è una domanda che non vale più la pena porci; secondo lo scrittore canadese il concetto di futuro come lo intendevamo un tempo - cioè quella cosa lontana da noi e del presente - non esiste più “Il futuro è qui: siamo già dentro un sorta di presente estremo o super futuro” afferma Coupland “e tutto questo è cominciato quando non abbiamo potuto più smettere di inseguire gli upgrade, le notifiche o aggiornare l'email per paura di rimanere indietro e perderci qualcosa, in una specie di frullatore temporale che non prevede pause”.

Ma noi proviamo comunque a rispondere alla fatidica domanda: What's next? Quali saranno le tecnologie e gli oggetti del desiderio, i paradigmi e i comportamenti dei prossimi 5 anni?
C'è qualcosa di profondamente antropologico nel nostro rapporto con la tecnologia: partiamo quindi da noi e da ciò che utilizziamo per ricevere informazioni e connettersi con la realtà, ovvero i sensi. Fino ad oggi quelli che abbiamo utilizzato nei confronti dei vari dispositivi digitali sono stati la vista e il tatto: il primo senso è da sempre sollecitato per decodificare le mille immagini sugli schermi che ci circondano. I nostri polpastrelli, con l'avvento di smartphone, tablet e tutti gli altri dispositivi touch, sono diventati i principali mezzi per entrare in relazione con il digitale (nomen omen).
Nei prossimi anni il senso più sollecitato sarà invece l'udito: attraverso gli assistenti personali dei principali sistemi operativi sempre più sofisticati – Siri di Apple, Cortana di Microsoft e la nuovissima Alexa di Amazon – sarà possibile anche sostenere piccole conversazioni con i vari smartphone e tablet. I team di ricerca e sviluppo sono al lavoro su nuove tecniche di elaborazione del linguaggio per rendere l'assistente vocale capace anche di interpretare il tono della voce, proprio come nel film “Her” di Spike Jonze, dove un introverso Joaquin Phoenix si innamorava della voce profonda e sensuale di Scarlett Johannson.
Sono piuttosto convinto che la voce diventerà sempre più la nostra nuova interfaccia con i dispositivi tech, e così cuffie e microfoni saranno gli accessori di cui non potremmo più fare a meno. In realtà anche oggi la voce viene già molto usata, basta vedere come si comportano i teenager, che ormai comunicano attraverso whatsapp non più con i messaggi scritti e sempre meno con gli emoji, bensì usando i più rapidi e semplici messaggi vocali. Alcuni futurologi hanno già preconizzato che il prossimo social network sarà costituito principalmente da messaggi vocali, come una gigantesca segreteria telefonica nella cloud. Certo, per molti di noi parlare a una macchina rappresenta ancora un imbarazzante ostacolo; provate però a pensare che fino a due anni fa la pratica del selfie sembrava una cosa assurda e solo per nerd e oggi è diventata per tutti una sorta di check-in e testimonianza obbligatoria in luoghi e situazioni speciali.

Questo sviluppo della voce/orecchio come nuova piattaforma semplice e naturale di interfaccia con la tecnologia probabilmente rallenterà ancora di più la crescita della cosiddetta wearable tech, come ad esempio gli smartwatch: il fatto è che non abbiamo bisogno di nuovi oggetti tecnologici – magari dovendo imparare nuove istruzioni per l'uso – e tantomeno da indossare. Le prossime innovazioni saranno tutte basate sul cosiddetto Sistema Operativo, il cuore e il cervello dei dispositivi tech che già possediamo, l'evoluzione della loro intelligenza artificiale. L'unica tribù che continuerà ad utilizzare alacremente la tecnologia indossabile sarà quella formata dagli sportivi e da tutti coloro che hanno come obiettivo primario il proprio benessere fisico: i fitness tracker, braccialetti e sensori che permettono di monitorare e controllare la propria attività fisica, le abitudini quotidiane, il riposo notturno e l'alimentazione. Anche in questo caso la ricerca sta facendo prodigi e sono già in sperimentazione prototipi di sensori adesivi da applicare sulla pelle, in pratica dei piccoli cerotti, che trasmettono le informazioni vitali a un'applicazione sullo smartphone per visualizzare i dati, fissare degli obiettivi e personalizzare i rilevamenti al fine di migliorare il proprio stile di vita.
A proposito di app: è il momento di scegliere quelle che utilizziamo veramente sui nostri smartphone ed eliminare le altre che non apriamo mai. Il mercato delle applicazioni è saturo e, tranne pochi rari casi – Whatsapp, Snapchat, Instagram - non funziona economicamente e i prossimi anni saranno caratterizzati da una rapida chiusura di quelle non sostenibili dal punto di vista di business. Ognuno di noi ha installato sul proprio smartphone una media di trenta applicazioni, ma ne usa in media solo cinque. Quindi le circa 2 milioni di applicazioni presenti sul mercato diventeranno poco più di 200mila.

Ma veniamo a quello che verosimilmente influenzerà, nel bene e nel male, il nostro futuro tecnologico, ovvero la realtà virtuale. Passati i fallimenti preistorici di Second Life, la virtual reality (VR da ora in poi) si è trasformata ed è realmente evoluta: nei prossimi anni gran parte dell'intrattenimento domestico (film e videogiochi in primis) sarà declinato attraverso gli Oculus Rift (di proprietà di Mark Zucherberg) e gli altri visori e caschi che i grandi marchi digital hanno elaborato. Ma la vera notizia è che il grande sviluppo della VR avrà delle floride applicazioni sull'ecommerce. Nei prossimi anni sarà davvero possibile realmente “entrare in un sito”, così come si entra in un negozio. In questo caso l'altra parola chiave del futuro prossimo sarà immersivo: il classico website diventerà un vero e proprio “luogo” d'acquisto dove potersi aggirarsi tra vestiti e prodotti di ogni tipo, e decidere se acquistarli, il tutto indossando un casco VR e confermando l'acquisto con un semplice gesto della testa. Oggi tutti i principali attori dell'ecommerce, da MasterCard a Vantiv (la più grande azienda di gestione pagamenti online) fino a Paypal, stanno lavorando per rendere l'esperienza d'acquisto online più emozionale e completa. In pratica significa avere l'impressione reale di stare dentro un negozio, capire come “calzano” quelle scarpe o se l'abbinamento colore tra abbigliamento e accessori è quello giusto.
Invisibile, pervasiva e immersiva; così si preannuncia la tecnologia con cui avremo a che fare nei prossimi anni. Tutto comunque dipenderà, come sempre, da noi, da come e quanto useremo questi nuovi ritrovati nella vita di tutti i giorni.
Do you wanna play?

Comments: Post a Comment

<< Home

Archives

10/01/2004 - 11/01/2004   11/01/2004 - 12/01/2004   12/01/2004 - 01/01/2005   01/01/2005 - 02/01/2005   02/01/2005 - 03/01/2005   03/01/2005 - 04/01/2005   04/01/2005 - 05/01/2005   05/01/2005 - 06/01/2005   06/01/2005 - 07/01/2005   07/01/2005 - 08/01/2005   08/01/2005 - 09/01/2005   09/01/2005 - 10/01/2005   10/01/2005 - 11/01/2005   11/01/2005 - 12/01/2005   12/01/2005 - 01/01/2006   01/01/2006 - 02/01/2006   02/01/2006 - 03/01/2006   03/01/2006 - 04/01/2006   04/01/2006 - 05/01/2006   05/01/2006 - 06/01/2006   06/01/2006 - 07/01/2006   07/01/2006 - 08/01/2006   09/01/2006 - 10/01/2006   10/01/2006 - 11/01/2006   11/01/2006 - 12/01/2006   12/01/2006 - 01/01/2007   01/01/2007 - 02/01/2007   02/01/2007 - 03/01/2007   03/01/2007 - 04/01/2007   04/01/2007 - 05/01/2007   05/01/2007 - 06/01/2007   06/01/2007 - 07/01/2007   07/01/2007 - 08/01/2007   08/01/2007 - 09/01/2007   09/01/2007 - 10/01/2007   10/01/2007 - 11/01/2007   11/01/2007 - 12/01/2007   02/01/2008 - 03/01/2008   04/01/2008 - 05/01/2008   08/01/2008 - 09/01/2008   07/01/2009 - 08/01/2009   11/01/2009 - 12/01/2009   12/01/2009 - 01/01/2010   01/01/2010 - 02/01/2010   02/01/2010 - 03/01/2010   03/01/2010 - 04/01/2010   05/01/2010 - 06/01/2010   06/01/2010 - 07/01/2010   08/01/2010 - 09/01/2010   11/01/2010 - 12/01/2010   12/01/2010 - 01/01/2011   01/01/2011 - 02/01/2011   02/01/2011 - 03/01/2011   03/01/2011 - 04/01/2011   04/01/2011 - 05/01/2011   05/01/2011 - 06/01/2011   06/01/2011 - 07/01/2011   07/01/2011 - 08/01/2011   08/01/2011 - 09/01/2011   09/01/2011 - 10/01/2011   10/01/2011 - 11/01/2011   11/01/2011 - 12/01/2011   12/01/2011 - 01/01/2012   01/01/2012 - 02/01/2012   02/01/2012 - 03/01/2012   05/01/2012 - 06/01/2012   06/01/2012 - 07/01/2012   07/01/2012 - 08/01/2012   08/01/2012 - 09/01/2012   04/01/2013 - 05/01/2013   06/01/2013 - 07/01/2013   07/01/2013 - 08/01/2013   08/01/2013 - 09/01/2013   08/01/2014 - 09/01/2014   01/01/2017 - 02/01/2017  

This page is powered by Blogger. Isn't yours?